Laboratori di raccolta di memorie sull’uso e sulla conoscenza delle erbe spontanee a cura di Sara Maino, esperta per il Centro Studi Judicaria di Tione a.s. 2022-23
Per il terzo anno consecutivo conduco laboratori nelle scuole delle Giudicarie come esperta di ecologia acustica e ricerca ambientale nell’ambito dell’offerta formativa del Centro Studi Judicaria. I laboratori sono improntati allo sviluppo della capacità di ascolto, all’indagine della storia e cultura locale attraverso i racconti, alla trasformazione creativa delle esperienze, e coinvolgono le scuole primarie delle Valli Giudicarie, Valle dei Laghi, Alto Garda e Ledro e Altopiano della Paganella. 20 le scuole primarie con cui ho lavorato, 525 i bambine e le bambine incontrate, circa 30 i testimoni narranti.
#ascoltoattivo ed erbe spontanee Tra i laboratori proposti, alcuni sono diretti alla raccolta di testimonianze sulla conoscenza e sull’uso delle erbe spontanee del territorio di appartenenza. Per prepararci all’indagine facciamo uno speciale allenamento: impariamo a relazionarci con l’ambiente in cui viviamo attraverso esperienze sensoriali alla scoperta di tutto quello che ci circonda. Utilizziamo diversi strumenti, che cambiano di volta in volta a seconda della classe, delle allieve e degli allievi, dei bisogni che incontro.
Il laboratorio è un’esperienza viva, interattiva, maieutica: lo sguardo cambia, l’attenzione è diversa, si allena l’ascolto e la consapevolezza aumenta: la curiosità si rivolge ai suoni del paesaggio, alle voci della natura e, infine, al racconto dei testimoni che narrano sul campo e mostrano le erbe da loro conosciute. Le bambine e i bambini sono protagonisti attivi dell’esperienza, elaborano e pongono domande, registrano, raccolgono, disegnano, scrivono. Dall’ascolto, alla registrazione, alla raccolta col testimone, al disegno per fissare la memoria. Così la conoscenza si rinnova, circola, si propaga dentro tutta una comunità. I frutti di questa esperienza sono raccolti in una pubblicazione che uscirà entro l’anno.
Varone di Riva del Garda Centro sociale del Pernone sabato 14 maggio 2022 ore 20.30
Proloco Gruppo Iniziative Varone e Associazione Tutela Marroni e prodotti tipici di Campi organizzano
Presentazione del volume Foraging Judicaria (Centro studi Judicaria 2020) a cura delle autrici Maria Pia Macchi e Sara Maino
Il testo descrive le notevoli proprietà delle piante alimurgiche e la necessità di una raccolta ecosostenibile, come pure leggende e antiche tradizioni, dalla Judicaria all’India al Guatemala, a esse legate. Frutto di una ricerca condotta dal Garda alla Val Rendena tra il 2017 e il 2018, il volume comprende trentacinque testimonianze, ricerche bibliografiche, un’ottica interculturale, 115 immagini, 67 schede di piante spontanee, 85 ricette.
Foraging Judicaria. Andar per erbe dal Garda alla Rendena. Maria Pia Macchi, Sara Maino, Fiorenza Tisi. CSJ, 2020 Collana “Judicaria Summa Laganensis” 15 euro.
La pubblicazione intende render noti i dati raccolti dalle autrici nel corso di una ricerca etnobotanica sulle piante spontanee a uso alimentare. In tempi di guerra e di carestie, queste piante hanno sostenuto un ruolo importantissimo per la sopravvivenza umana tanto da venir chiamate alimurgiche, alimenti utili in caso di emergenza alimentare, e possono ancora dare il loro contributo in quanto eccellenti integratori alimentari. Il termine “Foraging” indica un’attività che accomuna esseri umani e animali nella ricerca del cibo che cresce spontaneo nei boschi e nei prati. La raccolta di bacche ed erbe spontanee è una pratica antica che implica un rapporto con la natura che purtroppo rischia di perdersi, parte integrante di quell’arte di arrangiarsi propria della gente di montagna, un modo di prendersi cura di sé. Scopo di questo libro è valorizzare tale pratica attraverso le parole di chi non l’ha dimenticata, nella riproposta di scelte alimentari consapevoli, in sintonia col ritmo delle stagioni, nella tutela del benessere delle generazioni future.
La ricerca biennale si è svolta, col sostegno del Centro Studi Judicaria, in 13 Comuni (Arco, Tenno, Dro, Nago-Torbole, Riva del Garda, Cavedine, Fiavè, San Lorenzo Dorsino, Tre Ville, Bleggio Superiore, Spiazzo) così collocati: 6 nella Comunità Alto Garda e Ledro, 4 nella Comunità delle Giudicarie, 1 nella Comunità della Valle dei Laghi, 1 a Trento, capoluogo di Provincia e 1 in Provincia di Verona.
Le trentacinque testimonianze raccolte s’inseriscono in una vasta ricerca bibliografica che include altre regioni d’Italia e del mondo, evidenziando le elevate proprietà nutrizionali di piante che hanno accompagnato nei millenni la storia del genere umano. Il testo coniuga sapientemente i ricordi degli anziani, generazioni di donne e uomini profondamente legati alla loro terra, con le iniziative e le speranze dei più giovani, uniti da un forte rispetto e amore per la natura, nella denuncia dei veleni che inquinano l’ambiente, nel desiderio di una vita semplice e sana, nel recupero di quei sapori arcaici e autentici, cancellati da un’omologazione alimentare che sta via via cancellando la biodiversità del nostro Pianeta. Purtroppo molto sapere si è perso, le specie note e usate sono diminuite notevolmente rispetto al passato. Sono già trascorsi dieci anni da quando, in occasione dell’Anno Internazionale della Biodiversità, la FAO ha evidenziato le conseguenze negative della diffusione di modelli alimentari che stanno danneggiando la nostra salute e l’ecosistema. Con tutte le incognite che ci presenta un futuro in cui il cambio climatico, la crescita della popolazione mondiale e l’insufficienza delle terre coltivabili mettono a rischio la sicurezza alimentare, le forme selvatiche delle piante coltivate potrebbero costituire un’importante risorsa, che va assolutamente tutelata e valorizzata per tempo.
Il testo di 118 pagine, corredato da 115 immagini, descrive le notevoli proprietà nutrizionali e la necessità di una raccolta ecosostenibile delle piante alimurgiche, come pure le leggende e le antiche tradizioni a esse legate, in un racconto corale che intende non solo promuovere l’uso e la conservazione di tali piante, ma soprattutto quella visione del mondo rappresentata dal ruolo che esse hanno avuto e avranno in un modo di vivere in sintonia con la natura.
Le testimonianze raccolte hanno evidenziato la conoscenza e l’uso di 67 piante, descritte in una tabella. Nel testo sono state incluse le schede etnobotaniche relative alle 22 piante giudicate le più importanti da un punto di vista nutrizionale ed etnobotanico, corredate da 85 ricette.
L’ampia bibliografia citata è un utile stimolo per ulteriori approfondimenti. Ci auguriamo che questo sia, infatti, solo l’inizio di un percorso di consapevolezza e impegno per una migliore qualità della vita, in cui il sapere degli anziani possa confrontarsi con la curiosità dei più giovani.
Laboratorio di ecologia acustica e arte dell’ascolto A cura di Sara Maino Esperta del Centro Studi Judicaria
Istituto Comprensivo Il Chiese Scuola primaria di Lodrone Classe III Insegnante Domenica Fusi a.s. 2020-21
L’educazione all’ascolto della musica e della parola passa attraverso un percorso di allenamento, attenzione e riconoscimento di quelli che sono gli stimoli sonori dell’ambiente: essi sono lo spunto per narrare la propria esperienza di esplorazione del contesto e per fondare la memoria, individuale e collettiva. Noi tutti costruiamo nel tempo il nostro paesaggio sonoro, il gusto musicale e il saper ascoltare l’altro e la sua comunicazione: educare quindi all’ascolto ha una forte valenza formativa, costituisce un obiettivo didattico non solo disciplinare, ma anche creativo. In tale specifico laboratorio apprendiamo l’arte dell’ascolto per rapportarci anche con l’ambiente e la sua storia, con la conoscenza delle persone e con la loro esperienza nel campo delle erbe spontanee.
Laboratorio di ecologia acustica e arte dell’ascolto A cura di Sara Maino Esperta del Centro Studi Judicaria
Istituto Comprensivo Giudicarie Esteriori Scuola primaria di Stenico Classe IV Insegnante Claudio Zanetti a.s. 2020-21
L’educazione all’ascolto della musica e della parola passa attraverso un percorso di allenamento, attenzione e riconoscimento di quelli che sono gli stimoli sonori dell’ambiente: essi sono lo spunto per narrare la propria esperienza di esplorazione del contesto e per fondare la memoria, individuale e collettiva. Noi tutti costruiamo nel tempo il nostro paesaggio sonoro, il gusto musicale e il saper ascoltare l’altro e la sua comunicazione: educare quindi all’ascolto ha una forte valenza formativa, costituisce un obiettivo didattico non solo disciplinare, ma anche creativo. In tale specifico laboratorio apprendiamo l’arte dell’ascolto per rapportarci anche con l’ambiente e la sua storia, con la conoscenza delle persone e con la loro esperienza nel campo delle erbe spontanee.
Laboratorio di ecologia acustica e arte dell’ascolto A cura di Sara Maino Esperta del Centro Studi Judicaria
Istituto Comprensivo Val Rendena Scuola primaria di Tione Classe III Insegnante Patrizia Bonomi a.s. 2020-21
L’educazione all’ascolto della musica e della parola passa attraverso un percorso di allenamento, attenzione e riconoscimento di quelli che sono gli stimoli sonori dell’ambiente: essi sono lo spunto per narrare la propria esperienza di esplorazione del contesto e per fondare la memoria, individuale e collettiva. Noi tutti costruiamo nel tempo il nostro paesaggio sonoro, il gusto musicale e il saper ascoltare l’altro e la sua comunicazione: educare quindi all’ascolto ha una forte valenza formativa, costituisce un obiettivo didattico non solo disciplinare, ma anche creativo. In tale specifico laboratorio apprendiamo l’arte dell’ascolto per rapportarci anche con l’ambiente e la sua storia, con la conoscenza delle persone e con la loro esperienza nel campo delle erbe spontanee.
Laboratorio di ecologia acustica e arte dell’ascolto A cura di Sara Maino Esperta del Centro Studi Judicaria
Istituto Comprensivo Tione Scuola primaria di Tione Classi IV A e IV B Insegnante Manuela Muraglia a.s. 2020-21
L’educazione all’ascolto della musica e della parola passa attraverso un percorso di allenamento, attenzione e riconoscimento di quelli che sono gli stimoli sonori dell’ambiente: essi sono lo spunto per narrare la propria esperienza di esplorazione del contesto e per fondare la memoria, individuale e collettiva. Noi tutti costruiamo nel tempo il nostro paesaggio sonoro, il gusto musicale e il saper ascoltare l’altro e la sua comunicazione: educare quindi all’ascolto ha una forte valenza formativa, costituisce un obiettivo didattico non solo disciplinare, ma anche creativo.
Laboratorio di ecologia acustica e arte dell’ascolto A cura di Sara Maino Esperta del Centro Studi Judicaria
Istituto Comprensivo Il Chiese Scuola primaria di Storo Classi II A e II B Insegnante Daniele Sarcletti a.s. 2020-21
L’educazione all’ascolto della musica e della parola passa attraverso un percorso di allenamento, attenzione e riconoscimento di quelli che sono gli stimoli sonori dell’ambiente: essi sono lo spunto per narrare la propria esperienza di esplorazione del contesto e per fondare la memoria, individuale e collettiva. Noi tutti costruiamo nel tempo il nostro paesaggio sonoro, il gusto musicale e il saper ascoltare l’altro e la sua comunicazione: educare quindi all’ascolto ha una forte valenza formativa, costituisce un obiettivo didattico non solo disciplinare, ma anche creativo.
Laboratorio di ecologia acustica e arte dell’ascolto A cura di Sara Maino Esperta del Centro Studi Judicaria
Istituto comprensivo Giudicarie Esteriori Scuola primaria di Fiavé Classe IV Insegnante Gabriella Martinelli a.s. 2020-21
L’educazione all’ascolto della musica e della parola passa attraverso un percorso di allenamento, attenzione e riconoscimento di quelli che sono gli stimoli sonori dell’ambiente: essi sono lo spunto per narrare la propria esperienza di esplorazione del contesto e per fondare la memoria, individuale e collettiva. Noi tutti costruiamo nel tempo il nostro paesaggio sonoro, il gusto musicale e il saper ascoltare l’altro e la sua comunicazione: educare quindi all’ascolto ha una forte valenza formativa, costituisce un obiettivo didattico non solo disciplinare, ma anche creativo.
Laboratorio di ecologia acustica e arte dell’ascolto A cura di Sara Maino Esperta del Centro Studi Judicaria
Istituto comprensivo Valle dei Laghi Dro Scuola primaria di Terlago Classe IV Insegnante Monica Miorelli a.s. 2020-21
L’educazione all’ascolto della musica e della parola passa attraverso un percorso di allenamento, attenzione e riconoscimento di quelli che sono gli stimoli sonori dell’ambiente: essi sono lo spunto per narrare la propria esperienza di esplorazione del contesto e per fondare la memoria, individuale e collettiva. Noi tutti costruiamo nel tempo il nostro paesaggio sonoro, il gusto musicale e il saper ascoltare l’altro e la sua comunicazione: educare quindi all’ascolto ha una forte valenza formativa, costituisce un obiettivo didattico non solo disciplinare, ma anche creativo.
Laboratorio di ecologia acustica e arte dell’ascolto A cura di Sara Maino Esperta del Centro Studi Judicaria
Istituto comprensivo Il Chiese Scuola primaria di Pieve di Bono-Prezzo Classi II A/B, IV A/B, V Insegnanti Graziella Artini, Maria Giovanna Battocchi, Ornella Passardi a.s. 2020-21
L’educazione all’ascolto della musica e della parola passa attraverso un percorso di allenamento, attenzione e riconoscimento di quelli che sono gli stimoli sonori dell’ambiente: essi sono lo spunto per narrare la propria esperienza di esplorazione del contesto e per fondare la memoria, individuale e collettiva. Noi tutti costruiamo nel tempo il nostro paesaggio sonoro, il gusto musicale e il saper ascoltare l’altro e la sua comunicazione: educare quindi all’ascolto ha una forte valenza formativa, costituisce un obiettivo didattico non solo disciplinare, ma anche creativo.